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Combattere la crisi da foglio bianco: il clustering

Il tuo lavoro è la scrittura, la cosa più naturale che ti viene da fare ma anche tu, almeno una volta nella vita ti sarai trovato davanti a un foglio bianco con una penna in mano e convinto di non avere idee. Allo stesso modo, ti sei trovato almeno una volta davanti lo schermo del tuo PC affascinato dal lampeggiare del cursore e con una gran confusione in testa.

Ciò che devi scrivere non è la pagina del tuo diario personale, né una mail ad un caro amico. E’ un post per il blog aziendale e un testo medio lungo con precisi obiettivi e precise caratteristiche. Il flusso di coscienza non può esserti di aiuto e la tua mente vaga. Tornando indietro nel tempo arrivi ai tempi di scuola ed è proprio da lì che arriva la soluzione.

Compito in classe di italiano, l’insegnante consiglia di iniziare il lavoro preparando una scaletta, un indice degli argomenti che verranno affrontati nello svolgimento del tema. Alla scaletta si affianca una nuova tecnica, il clustering.

Che cos’è il clustering?

Con la parola clustering si intende una rappresentazione visuale di concetti attraverso un grafico a grappolo. Il termine deriva da cluster che significa appunto grappolo e la tecnica viene metodologicamente presa in prestito dall’analisi matematica. Il clustering è una fase che precede la scrittura ed è composta da 2 momenti. Il primo momento è di tipo quantitativo e prevede la raccolta di idee e parole chiave. Ogni pensiero va fissato su carta e una volta raccolte tutte le idee, si organizzano in quello che è il secondo momento di pre-scrittura. Il secondo momento è di tipo qualitativo, i contenuti raccolti finora vanno riorganizzati e vanno attribuiti loro ruoli e priorità.

In pratica, fra le varie parole venute fuori da questo brainstorming fra noi e il foglio, si sceglie la parola considerata chiave e la si pone al centro del foglio cerchiandola. Facendo lavorare l’emisfero destro del nostro cervello (quello più creativo) attorno alla nostra parola chiave, andremo a sistemare tutti gli argomenti che decidiamo di trattare. Adesso entra in gioco l’emisfero sinistro (quello più razionale) e accanto all’argomento che riteniamo debba essere quello iniziale mettiamo una I (per indicare l’Inizio), accanto a quello finale una F (per indicare la Fine). Proviamo a dare un filo logico ordinando con i numeri i rimanenti argomenti ed eliminiamo quelli che non sono più utili al nostro lavoro. Creiamo dei collegamenti con colori, frecce, rimandi di testo ed ecco una rappresentazione visuale di ciò che abbiamo in mente sull’argomento da trattare.

Una volta organizzati i pensieri, possiamo dar sfogo alla nostra creatività.

Angela Rita Laganà
Angela Rita Laganà
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