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Come creare una newsletter: guida pratica per iniziare

La newsletter è stata senza ombra di dubbio uno dei primi strumenti di web marketing. La sua storia ha inizio alla fine degli anni ‘80, con la nascita dei primi client di posta, ma è nel 2000 che nascono le principali piattaforme di email marketing, come Mailchimp. Sembra trascorso un secolo, ma tutto quello che riguarda la newsletter e l’email marketing è avvenuto negli ultimi dieci anni. Cosa è successo in questi anni? Come creare una newsletter oggi e quali sono i suggerimenti per una newsletter di valore? Lo vediamo assieme in questo post, partendo dalle basi.

Che cos’è una newsletter

Un po’ lettera, un po’ email, un po’ messaggio pubblicitario, la newsletter è quella corrispondenza periodica e sempre più personalizzata che avviene tra un’azienda (o un professionista) e un utente che volontariamente decide di ricevere aggiornamenti da quell’azienda o professionista.

Perché parliamo di corrispondenza e non di semplice invio contenuti? Perché nel 2022 la newsletter è diventata sempre più interattiva. All’utente si parla in modo più colloquiale, gli si chiedono pareri e impressioni, qualcosa che va al di là del semplice invito a compiere un’azione (la famosa CTA).

Ed è per questo che forse piace. Perché da semplice email commerciale, autoreferenziale e mini sito vetrina dove mostrare i propri prodotti e servizi da acquistare, si è trasformata in luogo privato e intimo dove potersi raccontare e attivare un circolo virtuoso.

Verso il 2010 la newsletter  ha avuto un momento di declino, dovuto alla nascita dei social network. Facebook, Instagram e Twitter hanno lanciato un nuovo modo di comunicare: più breve, immediato, veloce. Soprattutto la brevità ha giocato a svantaggio delle newsletter, solitamente in formato più lungo.

Da un po’ di anni a questa parte si è registrata una vera e proprio inversione di tendenza. Questo perché negli anni le aziende hanno cercato di rispettare maggiormente le esigenze degli utenti.

Lo hanno fatto rendendo più semplice sia l’iscrizione ai propri database, ma soprattutto la cancellazione allo stesso; si sono preoccupate di essere poi più trasparenti, spiegando chiaramente l’utilizzo dei dati e hanno cercato di personalizzare il più possibile le comunicazioni. Al di là di una maggiore attenzione verso l’utente, c’è da considerare l’intervento del garante della Privacy con l’introduzione del GDPR, dove tra le altre cose, si richiede l’obbligatorietà del consenso informato dell’utente prima di sottoscriverlo al servizio di ricezione newsletter.

Quali sono i vantaggi di una newsletter

Ma veniamo al nocciolo della questione. Perché dovresti inserire la newsletter e in generale l’email marketing nella tua strategia di comunicazione e che tipo di vantaggi può portare al tuo business?

La newsletter permette una maggiore personalizzazione

Puoi infatti decidere di inviare una comunicazione solo ad un determinato gruppo di iscritti. La personalizzazione può riguardare le azioni che compiono i tuoi utenti (se cliccano un  link specifico) oppure può riguardare una segmentazione demografica. Naturalmente questo dipenderà dai dati che richiedi per iscriversi alla tua newsletter.  Per iscriversi alla mia newsletter, ad esempio, basta inserire nome e email, quindi io non posso segmentare demograficamente i miei iscritti. Non so la loro provenienza, il loro lavoro, per questo scelgo di personalizzare le comunicazione in base alle azioni che compiono e suddivido gli iscritti in gruppi.

Uno spazio tutto tuo dove dare voce al tuo brand

Per anni abbiamo affidato la comunicazione delle aziende a piattaforme altrui. I social network sono stati infatti per una decina anni lo strumento principale utilizzato da piccole e grandi aziende per comunicare i loro prodotti e servizi. Un po’ perché erano la novità, un po’ perché promettevano uno spazio gratuito frequentato da milioni di persone.

A partire dal 2015 però ci si è resi conto che questo spazio a disposizione per funzionare bene aveva bisogno di una giusta strategia, un discreto budget da investire e dei contenuti ben progettati. Ma valeva la pensa investire così tanto tempo e denaro su una piattaforma che un domani avrebbe potuto smettere di esistere e su cui non avevamo alcun potere decisionale? Questa è una delle ragioni per cui la newsletter ha cominciato a risalire la china: la promessa di uno spazio senza limiti di caratteri (se non quelli dettati dal buon senso e dagli obiettivi di comunicazione), senza restrizioni di alcun tipo dove poter dare voce alla tua azienda.

Se usata bene da’ una mano al tuo sito web

Uno dei limiti dei social network è quello di non incentivare gli url esterni. Su Instagram i link inseriti nei post non sono cliccabili. L’unico modo per inserire un link al sito è metterlo nella biografia dell’account, inserirlo nelle stories (funzionalità che fino a poco tempo fa era appannaggio solo di account con più di 10.000 iscritti), o sponsorizzare il post e inserire come obiettivo “più visite al sito”.

Su Facebook i link possono essere inseriti, ma non sempre riscuotono successo perché è un social pensato per far sì che gli utenti non lascino la piattaforma.  Con la newsletter tutto questo non è un limite perché hai la possibilità di inserire tutti i link che vuoi. C’è comunque un però: i link che inserirai e se li inserirai, andranno scelti con cura e dovranno essere centellinati. Diversamente, il rischio è che l’utente si confonda o che si perda tra un link e l’altro.

Possono aiutarti a vendere

Ok, prima abbiamo detto che il modo di intendere la newsletter è cambiato. Non è più pensata esclusivamente per la vendita, ma questo non vuol dire che non può aiutarti e che non possa essere tra gli strumenti utili per vendere on line.  Puoi infatti strutturare campagne di email marketing, puntare a contenuti esclusivi solo per gli iscritti, lanciare delle anteprime, fare delle promozioni a tempo. Tutto questo naturalmente deve essere ben dosato e inserito all’interno di una strategia più ampia.

Come creare una newsletter: la scelta della piattaforma

Stabiliti i vantaggi, veniamo all’atto pratico e cioè come creare una newsletter.

Una volta deciso il tuo target, gli obiettivi e i temi che vorresti trattare nella tua newsletter, devi scegliere una piattaforma da utilizzare per l’invio e questo dipende principalmente dal budget che hai a disposizione e da quello che vuoi fare con la newsletter.

Per iniziare puoi scegliere uno strumento gratuito o freemium, come Tiny Letter o MailerLite. La prima, creata da Mailchimp, è completamente gratuita e ha la struttura di una vera e propria lettera. Perché Mailchimp ha fatto una versione gratuita, ti chiederai? Perché questa piattaforma ha un’interfaccia semplicissima ed è pensata per le persone o aziende che non hanno esigenze particolari. Io la consiglio più ai liberi professionisti o a chi tratta temi molto settoriali.

Allo step successivo c’è la versione freemium di Mailerlite o MailChimp e tante altre piattaforme. Vengono chiamate freemium perché vuol dire che hanno una versione gratuita e una a pagamento. La versione gratuita ha naturalmente funzioni ridotte e limite di contatti, ma è un buon compromesso per iniziare a testare gli strumenti e acquistarli in un secondo momento.

Ad esempio, con uno strumento come MailerLite puoi svolgere diversi automatismi, fondamentali per una campagna di email marketing, ovvero email con determinati contenuti inviate agli utenti che compiono una determinata azione. Vale per le email di benvenuto non appena utente si iscrive alla tua newsletter, l’invio di un codice sconto dopo aver compiuto una determinata azione, oppure l’invio di una risorsa gratuita a chi compila un form. Sono tutte azioni che possono essere impostate in automatico su queste piattaforme.

Come creare una newsletter: spazio alla creatività 

Scelta la piattaforma, dovrai pensare alla grafica. In base allo strumento che sceglierai, avrai anche personalizzazioni differenti, ma se non hai la più pallida di come fare ti consiglio di investire un budget per qualche ora di formazione o consultare un esperto. Puoi ad esempio ricorrere ad un graphic designer solo per la creazione di un template, modificabile poi nel contenuto, oppure affidare la gestione della newsletter ad un agenzia. Se invece vuoi cimentarti da solo, assicurati di scegliere un piattaforma che preveda l’uso di un template builder, ovvero che possa essere composto e personalizzato, attraverso la funzione “drag&drop“.

Come creare una newsletter: la strategia

Hai scelto la piattaforma, costruito il template e poi? Occorre pensare ad una strategia editoriale. Questo significa scegliere gli argomenti che vorrai trattare, la periodicità della newsletter e come iniziare a promuoverla. Per quanto riguarda i contenuti, inizia a pensare a dei macrotemi e poi scendi via via nel particolare. Il macrotema può essere un settore. Di cosa parlerà questa newsletter? Di turismo, tecniche di marketing, di psicologia, di sport? Scegli poi tante sottocategorie.

Strategia per creare una newsletter

Un aspetto importante riguarda la periodicità. Sarà una newsletter mensile, bimestrale, settimanale, giornaliera? Presta molta attenzione a quest’aspetto, perché poi dovrai essere nelle condizioni di rispettare il tuo impegno. Al di là dei contenuti, è anche una scelta strategica.

Puoi ad esempio partire in modo soft con una newsletter bimestrale e poi aumentare la frequenza, o scegliere di inviare più newsletter ai gruppi che interagiscono di più.

Infine, pensa a quale che idea per lanciarla questa newsletter e invitare le persone ad iscriversi: un codice sconto di benvenuto se hai un’e-commerce, una guida gratuita e sei un professionista, un’esperienza se lavori nel settore turistico.

No, non devi necessariamente regalare qualcosa di pratico, ma pensa comunque ad un valore aggiunto che può ottenere chi si iscrive alla tua newsletter.

Come creare una newsletter: i contenuti

L’80% della tua newsletter risiede nel contenuto. Deve essere interessante, per prima cosa. Decidere cosa scrivere, come scrivere, i formati da utilizzare, sono aspetti fondamentali. I contenuti non riguardano solo il corpo dell’email ma partono dall’oggetto, che deve essere onesto, ma anche attirare l’attenzione. Il limite di molte newsletter è che vengono cestinate ancora prima di essere aperte.

Il tuo obiettivo principale dovrà essere quello di essere letto. Qualcuno ti dirà di essere breve, altri di diranno di scrivere fino a 250 caratteri per dare più informazioni possibili. Io ti dico che non c’è una regola uguale per tutti e questo vale per il mondo del digital marketing in generale. La cosa importante è che tu presti attenzione a quest’aspetto. Puoi iniziare a scrivere oggetti ponendo una domanda. Naturalmente la risposta a quella domanda dovrà essere contenuta nella tua newsletter.

Un altro aspetto importante riguarda il tono di voce. Come vuoi parlare ai tuoi iscritti? Vuoi essere scherzoso, empatico, informale? In base alle tue attenzioni dovrai calibrare il modo in cui scrivi.

I tuoi contenuti riguardano anche l’invito all’azione e anche qui è importante il tono di voce che scegli di usare, che può essere formale, neutro, diretto.

Infine, i contenuti riguardano anche la tipologia: vuoi usare solo testi? Aggiungere le immagini o un grafico? Dipende sempre dal tipo di contenuto che dovrai veicolare.

Non scordare infine il il piè di pagina. Anche quello, può comunicare qualcosa. Lo puoi usare per mettere i tuoi contatti, le politiche di cancellazione, i link ai tuoi canali social e al tuo sito web.

Se sei arrivato fin qui, spero di averti dato qualche spunto per iniziare. Lascia un commento se questo articolo ti è stato utile o se hai qualche dubbio.

Mariarita Sciarrone
Mariarita Sciarrone