Quanti di voi a causa della crisi stanno valutando di aprire una Partita IVA?
Ricordo ancora quando mi trovai di fronte al bivio se diventare dipendente o consulente freelance e di anni, oramai, ne sono passati circa dieci. Alla fine scelsi di essere freelance, ma la paura di fare la prima fattura ancora la ricordo.
Partiamo da un presupposto: sbagliare le prime volte è assolutamente normale.
Ma vediamo un pò come fare queste misteriose fatture.
Di seguito i dati essenziali:
- intestazione cliente
- denominazione
- indirizzo (via, cap, città, provincia, paese)
- partita IVA
- data fattura
- numero fattura
- descrizione servizio
- importo servizio (netto): altresì detto imponibile
- totale imposta: cioè la percentuale IVA (21%) della somma di tutti gli importi netti
- totale (lordo): cioè la somma tra tutti gli importi netti e l’imponibile
Vi consiglio anche di inserire il codice IBAN (nel template lo trovate), perchè spesso mi son trovato a dover pagare delle fatture nelle quali non era specificato (con conseguente rincorsa al recupero di quest’informazione)
Se siete liberi professionisti, ricordatevi che potete pagare l’IVA ad esigibilità differita, inserendo la seguente dicitura:
IVA a esigibilità differita ex articolo 7 D.L. 185/2008
Se, invece, avete aperto la Partita IVA con il regime dei minimi, dovrete applicare, in calce alla fattura, queste voci:
- Rivalsa 4% contributo INPS
- Spese per valori bollati
ed in calce alla fattura non dimenticate la dicitura:
Prestazione svolta in regime fiscale di vantaggio ex art. 1, commi 96-117, legge 244/2007 come modificata da art. 27, Dl 98/2011 e pertanto non soggetta a Iva né a ritenuta ai sensi provvedimento direttore agenzia Entrate n. 185820
Potete scaricare da questo link un template molto basic realizzato in Excel (ma con già tutte le formule necessarie per i vari calcoli)