Nell’articolo precedente abbiamo fornito una guida esplicativa su come l’home stager intervenga all’interno di un hotel. Gli step che abbiamo segnalato riguardano in primis le camere ossia quegli spazi che, più di altri, definiscono la preferenza di una struttura su un’altra. Dati statistici dimostrano che gli ospiti cercano una camera sì fruibile ma soprattutto confortevole: se riesce a farti sentire a casa allora ha un’alta probabilità di essere prenotata.
E cosa c’è di più indicativo dello stare bene se non trovarsi a proprio agio tra i confini di un bagno?
Che sia privato o in comune, piccolo o grande, con la doccia o la vasca, illuminato naturalmente e artificialmente, il bagno è una stanza a tutti gli effetti e in quanto tale deve avere determinate caratteristiche funzionali ad assecondare le esigenze dell’ospite. Ecco come l’home stager interviene per adeguare gli spazi di servizio all’altezza delle camere.
1) Sceglie con cura gli arredi e gli accessori.
Seleziona elementi in coordinato tra loro tramite un colore dominante e tonalità affini.
2) Non lascia niente al caos:
ogni elemento occupa una collocazione strategica funzionale a garantire la migliore fruizione e la migliore estetica.
3) Inserisce elementi d’atmosfera:
addobbi floreali e alcune candele da porre sul lavabo, bordo della vasca o davanzale.
4) Si assicura che non ci sia spazzatura e disordine:
contenitori svuotati, cestini per storage pronti all’uso, niente polvere né macchie di calcare, asciugamani piegati ad arte.
5) Tratta le pareti come quinte scenografiche:
le mette in risalto dipingendoci una boiserie, optando per soluzioni bicolor, creando tracce di continuità tra i livelli e le direzioni.
6) Rinfresca le superfici
con tonalità chiare o dal forte impatto cromatico, se coerente con l’ambiente, purchè abbiano prestazioni impermeabilizzanti.
7) Riporziona l’ambiente
definendo angoli funzionali nel rispetto delle proporzioni delle pareti, del pavimento e soffitto in un gioco di continuità o contrapposizione.
8) Garantisce l’illuminazione più opportuna:
definisce più punti illuminanti a seconda delle porzioni di spazio e delle funzioni esplicitate relative.
9) Restituisce l’intimità
e si assicura che l’ambiente trasmetta la giusta temperatura, in accordo alle variazioni stagionali.
10) Introduce dettagli inusuali:
foto, libri, una sedia, uno specchio importante; mobiletti non specifici per il bagno ma trasformati ad hoc.
È possibile chiamarli ancora angoli “di servizio”?
Non più! Grazie agli interventi dell’hotel stager, i bagni della tua struttura ricettiva avranno una marcia in più perchè non solo saranno adeguati a rispondere alle esigenze degli ospiti ma si configureranno come spazi in cui voler stare, con piacere. Non saranno solo aree in cui poter esplicitare una funzione ma veri e propri luoghi di relax contribuendo così a valorizzare il soggiorno. E a restituire un ottimo feedback sulla struttura! Soprattutto se a sceglierla sono donne e famiglie.
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Contatta un professionista dell’hotel staging e scopri come cambiare faccia ai bagni, alle anticamere e alle lavanderie della tua struttura. Piccoli interventi per grandi cambiamenti!