Una delle attività che in Evermind mi diverte e appassiona di più è quella della realizzazione di Logotipi.
Negli anni ci siamo sfidati in bandi, come quello per il logo di Firenze, su progetti per privati, come il logo di “Molto Buono” o di “DNA plus” o lavori interni come il logo per “Scialamundi” o per “Gente in Viaggio”
Per realizzare il logo delle Officine Miramare, abbiamo tenuto conto del contenitore che sarebbe diventato, per i prossimi 3 mesi, una struttura storica ed imporante come l’ex Hotel Miramare; riaperto, dopo quasi 20 anni, per ospitare una mostra permanente ed eventi quotidiani di carattere culturale.
Vista la tipologia dell’evento, abbiamo cercato ispirazione nel mondo dell’arte. Memori degli studi di Kandinskij, su forma e colore, e sulla loro giustapposizione e impiego, abbiamo deciso di utilizzare un elemento geometrico, il triangolo, come chiave di volta del logo.
E cosi il modulo triangolare diventa lettera.
La “M” prende subito forma, con l’accostamento speculare del triangolo, sulla sua base.
Per la O ci simo fatti influenzare del diaframma delle macchina fotografica, che vede nel triangolo il suo elemento base; quindi lo abbiamo duplicato, specchiato e sovrapposto, lasciando un foro centrale, a ricordare il foro di una O ma anche, e soprattutto, la fessura dalla quale la luce, sapientemente modulata, diventa arte fotografica.
Non volendo lasciare “tonda” la lettera, l’abbiamo rifilata dandole forma quadrata.
Una volta deciso l’ideogramma, abbiamo lavorato sull’accostamento cromatico, colorandolo con toni sia caldi che freddi, giocando con equilibri di colore e di simbologie ad essi associati, seguendo quello che Kandinskij riportava nei suoi studi e nei suoi appunti.
“Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima. Il colore è il tasto, l’occhio il martelletto, l’anima è il pianoforte dalle molte corde”
La ricerca del carattere per accompagnare l’ideogramma è stata influenzata dalla forma quadrata acquisita dei vari elementi, montati nel loro insieme. La scelta è ricaduta su un carattere senza grazie, liscio e spesso, con una base quadrata ed un certo peso visivo, adatto ad accompagnare le due lettere stilizzate.
Nell’insieme, abbiamo cercato di veicolare un messaggio legato all’arte contemporanea, omaggiando un grande artista come Kandinskij e utilizzando parte dei suoi studi e della sua influenza artistica per un logo solido, presente ed incisivo.
E voi, cosa ne pensate?