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Le competenze chiave di cittadinanza attiva

“Life is what happens to you while you’re busy making other plans – John Lennon” Conoscenze vs Competenze … questo è il “dilemma” legato al processo evolutivo che da qualche anno coinvolge l’intero sistema educativo nazionale.

 

Sulla scia dei richiami dell’Unione Europea, è diventato necessario superare il classico modello di insegnamento/apprendimento, finalizzato soltanto a far acquisire conoscenze (attraverso la sollecitazione dei processi cognitivi basici quale comprendere, memorizzare, organizzare dati e informazioni, elaborare con processi produttivi e creativi), per far posto ad un nuovo modello educativo secondo cui non può sussistere conoscenza che non debba essere “concretamente adoperata” e che non debba servire a quel concetto del fare che spesso implica la messa in campo di più discipline e più conoscenze ben amalgamate tra loro e supportate dai tratti distintivi e caratteristici di un individuo, dalle proprie attitudini e dai propri bisogni, dalle proprie motivazioni e dalle proprie aspettative … in sintesi, stiamo parlando del passaggio dalle conoscenze alle competenze.

 

Quando si tratta di competenze, è importante focalizzare l’attenzione anche sui comportamenti che coinvolgono un individuo nella propria vita personale e professionale e, quindi, sui vari aspetti in cui tale competenze emergono con decisione; in sintesi, è corretto parlare di più ambiti di competenze, che vanno da quelle culturali a quelle professionali, da quelle che afferiscono ai valori interpersonali a quelle relative all’ambito sociale, civile, civico o di cittadinanza. Ed eccoci giunti al concetto di “competenze chiave di cittadinanza attiva“.

 

Secondo la direttiva 2006/962/CE relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente, le competenze chiave individuate dall’Unione europea corrispondono alle competenze “di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione” (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio “Relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente”, 2006). Esse vengono individuate in riferimento a otto ambiti:

  • comunicazione nella madrelingua
  • comunicazione nelle lingue straniere
  • competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
  • competenza digitale
  • imparare ad imparare
  • competenze sociali e civiche
  • spirito di iniziativa e imprenditorialità
  • consapevolezza ed espressione culturale

 

Queste competenze dovrebbero essere acquisite durante il percorso dell’istruzione e fare da base al proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazione permanente. In Italia tali competenze sono state richiamate nell’ambito del Decreto n.139 del 22 Agosto 2007 “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione” che ha individuato le otto competenze chiave di cittadinanza che ogni cittadino dovrebbe possedere dopo aver assolto il dovere all’istruzione:

 

  • Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

 

  • Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Tale definizione ricalca perfettamente quella che è l’essenza disciplinare del Project Management!!! Si parla di raggiungimento di obiettivi specifici e realistici attraverso un “project”, il tutto in presenza di vincoli (il triplo vincolo “tempi, costi, qualità”) e definendo strategie/piani d’azione ben elaborati e verificando (monitorando e controllando) i risultati raggiunti (che devono necessariamente essere misurabili).

 

  • Comunicare
    • comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)
    • rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).

 

  • Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

 

  • Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

 

  • Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

 

  • Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

 

  • Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

 

E allora cosa stiamo aspettando? Abbiamo bisogno di acquisire nuove competenze per essere cittadini attivi in un contesto europeo e mondiale … quindi, abbiamo anche bisogno di essere bravi a “progettare”. Corriamo … il Project Management ci aspetta!!!

 

Riferimenti normativi:
Biagio Tramontana
Biagio Tramontana
https://www.evermind.it/team/biagio-tramontana/