GialloZafferano batte Wikipedia 2 a 0! (sicuramente se si continua la ricerca il vantaggio aumenterebbe).
Cercando le prime due parole che mi sono venute in mente : pasta alla carbonara (da brava romana) e zucchine (da brava amante della verdura), il primo sito a comparire è proprio quello di Sonia Peronaci. Mentre l’amato Wikipedia finisce in seconda o in terza posizione. E pensare che ha dedicato un’intera pagina, anche ben scritta con tanto di approfondimenti, proprio all’amica/nemica Sonia e alla sua creazione.
Sebbene Giallo Zafferano, non abbia bisogno di presentazione (sfido chiunque si appresti a leggere questo articolo ad ammettere di non aver mai letto una ricetta) è bene rinfrescare la memoria e ripercorrere un po’ le tappe di questo “mostro della rete”, per cercare di carpirne i segreti!
Giallo Zafferano: come tutto ebbe inizio
Era il lontano 2006 quando Sonia e il suo compagno Francesco, stanchi della loro monotonia quotidiana, decisero di unire le loro passioni, web e cucina per dar vita a un progetto che da allora è diventato tutt’altro che un hobby.
In 7 anni il portale di cucina ha scalato le vette del successo, fino ad conquistare la cima e guardare dall’alto tutti i suoi competitor schiantarsi contro i fianchi della montagna nel funesto tentativo di raggiungerlo.
I numeri di Giallo Zafferano
Parliamo di cifre da capogiro. A quanto pare ben 3,5 milioni di italiani ogni mese cucinano almeno una ricetta alla Sonia, facendo così di questo mostro, il sito di cucina più visitato in Italia.
Ma la nostra Sonia non si accontenta e gioca ad assopigliatutto. Non soddisfatta del successo in rete, nel 2010 sbarca sulle piattaforme Mobile creando un App che nel giro di due anni viene scaricata da oltre 1.300.000 visitatori.
Ovviamente non potevano mancare i premi. Nell’ottobre 2012 si aggiudica la statuetta come”Miglior sito italiano 2012” al Macchianera Blog Awards, dopo aver vinto per 3 anni di seguito il premio come miglior sito Food.
Testate giornalistiche nazionali ed internazionali (un nome fra tutti il Wall Street Journal) dedicano articoli allo strano caso di GialloZafferano e Sonia diventa un guru del web marketing, tanto da essere invitata in molte università a fare lezione.
I segreti del successo … secondo Sonia
Cosa racconterà mai Sonia ai tanti studenti che pendono dalle sue labbra durante i suoi illuminanti incontri all’universita?
Sicuramente affermerà che il successo di Giallo Zafferano consiste nella semplicità delle ricette, nella forza delle foto che illustrano passo passo tutto il processo necessario a realizzare la creazione culinaria.
E in più le video ricette, le risposte repentine ai commenti degli utenti e la community di blogger e/o casalinghe più o meno disperate che hanno aperto un blog firmato GialloZafferano.
Insomma la semplicità, il coinvolgimento degli utenti e la passione sono le chiavi del successo secondo Sonia. Nient’altro?
I segreti del successo … secondo me
Premesso che a parlare è una frequentatrice occasionale di Giallo Zafferano (ebbene si, faccio outing!) che trova il sito ben realizzato, sebbene preferiva il design precedente: più lineare, meno confusionale.
La home page ora è decisamente affollata e piena di pubblicità che ogni tanto compare proprio sul più bello, quando stai girando la maionese e vuoi leggere il passaggio successivo.
Le ricette sono abbastanza facili da eseguire e sono così varie da essere adatte a chiunque (dagli imbranati agli chef).
Ma chiedo scusa a Sonia se non credo che il successo sia dovuto “solo” alla passione.
I veri numeri di Giallo Zafferano:
Una sede a Milano da far invidia a Banca Italia.
Una redazione multimediale (uno staff di 15 persone in redazione è degno di quello del Corriere), un set, due cucine, telecamere e macchine fotografiche pronte a immortalare Sonia mentre prepara un pollo arrosto. Di passione ce n’è voluta per mettere su uno studio così!
Dietro il successo di Giallo Zafferano c’è Banzai, una media agency che cura altri progetti dal nome altisonante: Sudenti e Giovani.it, Altervista, Zingarate, Pianeta Donna ecc. Tutti di grande successo.
Il merito è da attribuire solo a Banzai?
Sicuramente, come già detto, dietro ogni successo c’è sempre una grande passione, Sonia è un’ottima cuoca, ma dietro la passione “ce vonno li sordi” detto in maccheronese, detto in italiano, invece, il sostegno economico e professionale di una grande società ha sicuramente il suo peso!
Il successo di Giallozafferano? Dedizione, passione, professionalità e tanti ma tanti soldi, che come sempre fanno la felicità (anche se si evita di ammetterlo!)
Conclusione banale? Forse, ma a mio avviso quella che più si avvicina alla realtà!
Invidia? Molta, ma non per il successo, ma per tutti quei dolci che prepara, si mangia ed è sempre in forma. Roba da diventare pazzi a pensarci!
Nota dell’autrice: di Francesco, il compagno della Peronaci co-fondatore del mostro della rete, non se ne sa più nulla! Ho appena trovato lo spunto per il prossimo articolo: Che fine ha fatto Francesco di GialloZafferano?