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Ma la Apple ruba, copia o inventa?

La Apple è una delle aziende tecnologiche più grandi e di maggior successo del mondo.

Ogni prodotto è accolto dai fan della mela morsicata come l’ultimo gadget da avere a tutti i costi. Io non sono mai stato un fan della casa di Cupertino, spesso mi sono chiesto come ha fatto ad arrivare cosi in alto. Leggere la biografia di Steeve Jobs scritta da Walter Isaacson mi ha aiutato parecchio a chiarire alcuni punti sulla storia della Apple, ma ha anche rafforzato il mio punto di vista su Jobs e la sua azienda.

Come ha fatto ad avere successo?

  1. Merito del genio di Jobs?
  2. dell’arte del designer Jonathan Ive?
  3. Di idee prese in prestito o magari rubate?

La risposta credo sia: tutto quello che ho appena elencato!

Jonathan Ive dichiara:

“Ho taccuini pieni di schizzi  con nuove idee, e sono un maniaco della precisione a tal proposito. Quindi soffro parecchio quando Steve si prende il merito per un mio progetto”.

Mentre ecco quanto ammette Steve Jobs in un intervista:

“Picasso ha dichiarato che I buoni artisti copiano, ma i grandi artisti rubano, e noi non ci siamo mai vergognati nell’ammettere di aver rubato grandi idee” .

Anche se Jobs non si è mostrato tanto flessibile quando altri, come la Samsung, hanno “copiato” idee di casa Apple.

Ma quali sono i prodotti che la Apple ha copiato o rubato? quali sono quelli della quale si prende il merito? Il mouse e l’interfaccia utente a finestre Douglas Engelbart inventa il Mouse nel 1963 e lo brevetta, la Xerox lo perfeziona e lo aggancia ad un sistema ad interfaccia grafica. Nel 1979 Jobs vi fa visita e fa sua l’idea del mouse e dell’interfaccia a finestre. In pochi sanno che Bill Gates fu uno dei primi sviluppatori per sistemi Apple, le prime versioni di quello che oggi è Office, furono programmate per i computer della casa di Cupertino agli albori della Microsoft.

Si accusa la Microsoft di aver preso spunto, proprio negli anni di collaborazione, dalla Apple per la prima versione di  Windows, Gates si giustifica dicendo che la Microsoft ha fatto come la Apple, prendendo spunto dal sistema Xerox. In molti conoscono questa storia, ma in pochi sanno cosa il sistema iOS ha preso da Windows. La barra di ricerca è una di queste copie, seguita dalla barra del percorso in basso nelle cartelle, poi vengono i pulsanti per andare avanti e indietro, la condivisione delle cartelle e per finire il passaggio da una cartella ad un’altra attraverso il pulsante ALT + Tab.

La tanto osannata Icon Dock è stata impiegata per la prima volta con OS X, ma 14 anni prima circa era stata usata inventata e usata  nei sistemi Arthur OS, Unix, Linux, Risc OS, Amiga OS e OS 2.

E il primo iPod?? Invenzione Apple? La Apple ha ammesso il furto dell’idea che sta dietro all’iPod, idea presa all’inglese Kane Kramer, che ha inventato un dispositivo analogo nel 1979, stranamente la Apple  si è rifiutata di pagare qualcosa per questo furto. Prima del player di casa Apple c’erano già lettori prodotti dalla Saehan Information Systems, il Listen Up e il MP Man, certo esteticamente non erano il massimo del design, quindi la differenza sta tutta li? Il genio di Ive ha fatto la differenza? Nonostante Ive parli di “taccuini pieni di schizzi” il design dell’iPod non è uno di questi, ma è preso pari pari da una radio prodotta dalla Brown negli anni 50, ad opera del genio di Dieter Rams.

E la famosa rotella per navigare fra i brani?? Copiata da un prodotto della Creative, il Nomad II Jukebox, lanciato un anno prima del debutto dell’iPod. Si pensa anche che il merito di Jobs sia stato quello di mettere online musica da scaricare a basso prezzo, musica accessibile a tutti e disponibile immediatamente. Pochi sanno che anni prima di iTunes c’era online un servizio analogo, Ritmoteca.com che aveva le stesse caratteristiche che poi Jobs avrebbe dato a iTunes.

E il player? Quello non è stata copiato ma acquistato. Nato come Sound Jam, prodotto rilasciato nel 1999 da Casady & Greene, venne acquistato nel 2000 dalla Apple. Se vogliamo, possiamo spaziare a arrivare a prodotti più recenti. L’iPhone ad esempio, molti gli attribuiscono la paternità del sistema multi touch, ma in pochi sanno che in realtà il multi touch esisteva già nel 1965, era stato inventato alla FingerWorks, ditta americana poi acquistata dalla Apple nel 2005. La Samsung inoltre sostiene che Apple ha rubato il suo caratteristico metodo di zoom “a pizzico” dal Touch Diamond, un device mostrato a un gruppo di ingegneri Apple nel 2003.

E il WI-Fi Sinc? La Apple ha rubato l’idea, il nome e il logo per il sistema di sincronizzazione wireless dell’ iOS5 da Greg Hughers, dopo aver rifiutato la sua proposta per l’iTunes App Store.

Per quanto riguarda l’iPad, altra “rivoluzione” attribuita alla Apple, vi lascio con un pezzo tratto proprio dalla biografia di Jobs di Walter Isaacson. Buona lettura

Uno dei progettisti della Microsoft che stava lavorando a un computer tablet, marito di un’amica di Laurene e Steve Jobs, volle organizzare per il suo cinquantesimo compleanno una cena alla quale invitò i due, insieme a Melinda e Bill Gates. Jobs accettò l’invito con una certa riluttanza.

«A quella cena, Steve fu piuttosto amichevole con me» ricorda Gates, ma non fu «particolarmente amichevole» con l’ospite. Gates fu infastidito dal fatto che questo suo dipendente nel corso della cena continuasse a rivelare informazioni sul PC tablet che stava sviluppando per la Microsoft.

«Lavorava per noi e avrebbe dovuto proteggere la nostra proprietà intellettuale» racconta Gates. Nonostante anche Jobs ne fosse infastidito, la cosa ebbe proprio le conseguenze che Gates temeva.

Come ricorda Jobs: Questo tizio continuava a vantarsi con me di come la Microsoft avrebbe completamente cambiato il mondo con questo software per PC tablet, eliminando tutti i computer portatili, e di come la Apple avrebbe dovuto ottenere la licenza per questo software. Ma il dispositivo era tutto sbagliato: aveva uno stilo. Se hai uno stilo, sei morto. Questa cena era probabilmente la decima volta che me ne parlava ed ero così stufo che tornai a casa e mi dissi: «Vaffanculo, facciamogli vedere come può davvero essere un tablet».

Quando Jobs giunse in ufficio il giorno successivo, riunì il suo team e disse: «Voglio fare un tablet che non abbia né tastiera né stilo». Gli utenti dovevano essere in grado di digitare informazioni ed eseguire funzioni solo toccando lo schermo con le dita. Questo significava che lo schermo doveva avere una caratteristica nota come multi-touch: la capacità di elaborare simultaneamente impulsi diversi. «Allora, ragazzi, siete in grado di inventarvi un touch screen multi-touch per me?» domandò.

Al team ci vollero sei mesi per presentarsi a Jobs con un prototipo ancora rozzo ma sviluppabile. Jobs lo affidò a un altro dei progettisti di interfacce grafiche della Apple che, in capo a un mese, elaborò l’idea dello scrolling inerziale, che permette all’utente di passare le dita sullo schermo e muovere le immagini come se fossero dotate di fisicità.

«Ne fui rapito» ricorda Jobs

Domenico
Domenico
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