Il piano editoriale, che non va confuso con la content marketing strategy o con il calendario editoriale, non può assolutamente mancare nel tuo asset di content marketing. Spesso, infatti, le parole strategia e piano vengono sovrapposte e usate in maniera intercambiabile.
E, invece, la content marketing strategy e il piano editoriale sono due cose ben diverse, seppur complementari: il piano editoriale va a braccetto con la strategia di content marketing e l’uno senza l’altra non potrebbe funzionare.
Lo avrai capito dopo aver letto il mio articolo sull’importanza di una strategia di contenuti: quello del content marketing è un mondo sempre più vasto e articolato, soprattutto grazie al contributo dei blog e allo sviluppo dei social media, che negli ultimi 15 anni hanno sovvertito le regole del marketing e della comunicazione online.
Una strategia di contenuti strutturata è decisiva per far conoscere il tuo brand, attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli che ci sono già.
Ma senza un piano editoriale, ovvero un piano d’azione, una content strategy ha tutte le chance di naufragare prima del previsto.
Il piano editoriale: a cosa serve
Perché il piano editoriale è importante
Come creare un piano editoriale
Un esempio di piano editoriale
Il piano editoriale: a cosa serve
Il piano editoriale contiene i passi fondamentali per trasformare la tua strategia di content marketing in passi e azioni concreti.
Ecco qui cosa contiene un piano editoriale:
- il recap del target a cui si rivolge la tua content strategy;
- la guida stilistica su tono di voce e differenziale semantico da adottare in maniera univoca per rendere il vostro brand riconoscibile sulle diverse piattaforme;
- l’approccio visivo che verrà utilizzato sui diversi canali;
- i temi e gli argomenti da affrontare nei contenuti;
- il calendario editoriale con i singoli contenuti da produrre, chi si occuperà di crearli e le date di consegna e di pubblicazione.
In sostanza un piano editoriale è una mappa che ti indica il percorso da fare per raggiungere il pubblico giusto, con i contenuti giusti al momento giusto.
Perché il piano editoriale è importante
Ciò che frena le aziende e le organizzazioni dal realizzare il proprio potenziale anche nel content marketing è la disorganizzazione. E quando la disorganizzazione regna sovrana, si finisce per passare più tempo a cercare di tappare i buchi e porre rimedio alle inefficienze piuttosto che a pianificare.
Un piano editoriale sarà lì a farti pat pat sulla spalla e a sostenerti alla prima sfida di content marketing che dovrai affrontare. Perché sappiamo tutti che quanto meglio pianifichiamo e meno cambi di rotta, ansia improvvise e cedimenti dell’ultimo minuto ci saranno.
Un piano editoriale fa sì che:
- ogni contenuto – dalla sua ideazione alla sua pubblicazione, passando per la sua creazione – riceva l’attenzione che merita;
- i processi e i flussi di lavoro diventino più saldi e fluidi;
- tutto vada secondo i piani, evitando che i content writers e creators facciano difficoltà a stare dietro a task e scadenze;
- le risorse umane e finanziarie siano più facili da gestire e coinvolgere.
Come creare un piano editoriale
Il piano editoriale è in grado di aiutarti a raggiungere i vostri potenziali clienti in tutte le fasi del customer journey.
Per creare un piano editoriale efficace, chiediti per chi sono pensati i contenuti aziendali, dove verranno pubblicati, a quale richiesta, bisogno o problema rispondono, chi se ne occuperà e in che modo diffonderai il tuo messaggio aziendale.
Per chi sono pensati i contenuti del tuo brand?
Il primo step di creazione del piano editoriale è lo studio del target: a chi vogliamo parlare con i nostri contenuti? Analizza il pubblico a cui vuoi rivolgerti, crea dei profili dettagliati – le cosiddette buyer personas – e studia i loro bisogni, i loro problemi e i loro desideri.
Raccogli informazioni dettagliate sui tuoi clienti per entrare nel loro mondo, capire cosa si aspettano dai contenuti del tuo brand e come si aspettano di essere coinvolti.
Capire come pensano i tuoi clienti e cosa cercano online e offline ti permette di prevedere la pubblicazione di contenuti in target.
Dove pubblicare i contenuti del tuo brand
Per capire dove pubblicare i contenuti del tuo brand va dove ti porta il tuo pubblico, sulle piattaforme dove trascorre più tempo.
Per trovare questa informazione, puoi condurre una ricerca di mercato, ricorrendo ad interviste e questionari, e utilizzare alcuni strumenti come Traffic Analytic o UberSuggest per capire quante visite riceve il tuo sito aziendale, da quali piattaforme proviene il suo pubblico e da quali paesi riceve più visualizzazioni.
A quale problema rispondono i tuoi contenuti aziendali?
I contenuti aziendali devono essere creati per coinvolgere il tuo pubblico e spingerlo all’azione.
Chiediti qual è il problema che il tuo prodotto o servizio risolve, o qual è il desiderio nascosto che il tuo prodotto o servizio esaudisce.
In questo caso, oltre ad analizzare le informazioni raccolte per capire cosa piace al tuo pubblico e cosa gli interessa, cerca di capire quali sono i problemi e le paure con cui si trovano a fare i conti i vostri utenti.
Ti consiglio di usare strumenti di ricerca SEO (Ubersuggest, SeoZoom e il Keyword Magic Tool sono tra i migliori) per iniziare a capire come si comportano i tuoi utenti e cosa cercano online in relazione al prodotto/servizio che vendi.
Digita all’interno del tool di ricerca delle parole chiave correlate ai prodotti che vendi.
Mettiamo caso che tu produca e venda cosmetici sostenibili. In questo caso, potresti digitare cosmetici naturali.
Il tool ti restituirà una serie di parole chiave e le relative metriche, come il volume di ricerca, la difficoltà di posizionarsi organicamente per le singole parole, ecc.
In questo caso, se clicchiamo nella sezione domande, perché scegliere cosmetici naturali ha un buon volume di ricerca.
Le persone che cercano questa parola chiave hanno un dubbio da risolvere, quello della scelta tra cosmetici classici e cosmetici naturali, sono nella prima fase della customer journey e hanno bisogno di qualcuno che li guidi per scoprire in cosa sono diversi i cosmetici sostenibili e naturali.
In questo caso, potresti creare un ebook esplicativo o un’infografica divertente che li educhi sulle differenze tra i cosmetici classici e quelli biologici e naturali.
Come diffonderai il messaggio del tuo brand?
Esistono tantissime tipologie di contenuti: da quelli scritti a quelli visivi, passando per quelli audio e finendo con quelli che mescolano diversi formati tra di loro.
I formati su cui investire energia, tempo e risorse – umane ed economiche – andranno scelti sulla base del pubblico e della piattaforma.
Se in passato hai già sperimentato la pubblicazione e la condivisione di diversi tipi di contenuto, studia e analizza quali formati hanno avuto più presa sul tuo pubblico.
Considera anche i formati più adatti per veicolare il tuo messaggio. Tutte le informazioni raccolte fin qui sul tuo pubblico, sui suoi interessi e sulle piattaforme utilizzate ti torneranno utili!
In linea di massima, il tuo piano editoriale dovrebbe includere un buon mix di formati: fotografie, testi, grafiche e video per essere sempre al passo sia con il tuo pubblico che con gli algoritmi delle piattaforme.
Chi si occuperà della creazione dei contenuti?
Eccoci alla fase finale di creazione del tuo piano editoriale.
Una volta definito da chi è composto il tuo pubblico, dove pubblicare i tuoi contenuti aziendali e in quale formato, è giunto il momento di dedicarsi alla pianificazione e alla creazione del calendario editoriale.
Capire chi, all’interno del team di marketing e di grafica, si occuperà della creazione dei contenuti e definire i termini di consegna e pubblicazione è fondamentale per aiutarti a prevedere carichi di lavoro e per gestire al meglio il budget e le risorse umane.
Evitare che il caos prenda il sopravvento è l’obiettivo principale di questa ultima fase di creazione del piano editoriale.
Un esempio di piano editoriale
Per creare il tuo piano editoriale aziendale, pensa e a chi dovrà maneggiare questo documento tutti i giorni. Scegli un tool facile che permetta di creare file accessibili a tutti e collaborativi. La Suite Google con Google Doc sicuramente potrebbe fare al caso tuo.
In forma discorsiva, inserisci all’interno del documento:
- il ritmo di pubblicazione sul blog aziendale e i macro argomenti da trattare;
- quali e quanti canali social sono stati scelti;
- i formati di contenuti da creare;
- come si svilupperà la comunicazione sulle diverse piattaforme;
- chi si occuperà di gestire le risorse umane e il budget.
Solo dopo aver creato questo documento, passa alla definizione del calendario editoriale per ciascuna piattaforma. In questo caso, ti consiglio di creare diversi fogli all’interno dello stesso file Google in cui riportare:
- il titolo da dare ai singoli articoli;
- il tema di riferimento;
- link alle fonti e per link building;
- le parole chiave da inserire in ciascun articolo
- le iniziative e i contenuti social organizzati per piattaforma;
- chi si occuperà di creare i singoli contenuti.
Se ti trovi a maneggiare e a creare un piano editoriale per la prima volta, ti consiglio di puntare sulla qualità dei contenuti piuttosto che sulla quantità e di prendere in considerazione dei momenti di pausa su base annuale, per chi si occupa di pianificare e creare i contenuti, perché può essere difficile tenere la creatività e l’attenzione sempre ai massimi storici.
Hai bisogno di qualcuno che crei il piano editoriale aziendale per te e il tuo brand? Siamo qui per darti una mano!