Ristoratori, pensavate di aver risolto i vostri problemi di visibilità in rete e invece…. Ci sono ancora dei territori inesplorati che invece hanno dei risvolti interessanti. Dunque, avete sviluppato e ottimizzato il vostro sito internet, curato la pagina Facebook nel modo più “appetibile” possibile per i vostri clienti; cosa vi resta da fare? Girare un video!
Perchè i video sono importanti nella ristorazione
Ma non bastano le foto, perchè anche i video? Ci sono diversi buoni motivi per cui vale la pena orientarsi sulla produzione di un video per ristoranti.
- Youtube è il secondo motore di ricerca dopo Google Search
- L’impatto dei contenuti video è immediato
- Si può focalizzare l’attenzione su un aspetto particolare che non si riesce ad approfondire con le fotografie e/o con i testi
- Si possono produrre contenuti di maggiore fruibilità che aiutano anche il posizionamento
Quale tipologia di video produrre
Questa si che è una bella domanda…. anzi LA domanda per eccellenza!! Alla quale però non è possibile dare LA risposta, ma una risposta che va declinata a seconda dei casi. Innanzitutto, vediamo quale sono le tipologie di video di cui possono avvalersi i ristoratori.
- Video Ricette: sicuramente la tipologia più in voga che ha garantito il successo di siti quali giallozafferano (solo per nominare il principale)
- Video Interviste: un’intervista allo chef, magari mentre prepara un piatto, oppure al proprietario che spiega la storia del locale
- Video del locale: video di presentazione del ristorante con una panoramica degli interni, staff e cucina
Tra queste qual è la tipologia di video vincente? La risposta la lasciamo dare a voi. Ci limitiamo a fornirvi qualche esempio, le conclusione traetele voi!
Best and Worse Practices
Video Ricette
Per video ricette si intende un video che illustri passo dopo passo la realizzazione di una ricetta, indicandone gli ingredienti, le procedure e consigli utili. Il target? Dalla casalinga disperata, all’aspirante chef, alla cuoca provetta, alla ragazza o ragazzo che vogliono preparare una cena romantica per la prima volta. Insomma il target è vario e la concorrenza alta. Quindi, ristoratori, se decidete di orientarvi su questa tipologia di video, abbiate la cura di realizzarli in modo impeccabile e soprattutto fate in modo che siano utili.
Worse Practice a mio avviso è quella de Il Pagliaccio, ristorante stellato di Roma. All’interno del sito, di grande impatto, dove le foto occupano uno spazio rilevante, vi è una sezione dedicata alle video ricette. Innanzitutto bisogna registrarsi per potervi accedere, quindi la motivazione deve essere elevata, così come le aspettative. La delusione è tanta quanto la motivazione! Video ricette?! In realtà si tratta di video di 40 secondi in cui il piatto magicamente si compone senza svelare come, dove e perchè. Guardare per credere!
Best Practice: un esempio di video ricetta originale e ben realizzata è quella di Gaia Giordano (ex chef del ristorante Coromandel di Roma) per il magazine Gazzetta Gastronomica. Un profiteroles che prende forma non per magia ma tramite un processo accuratamente descritto.
Video del locale
Best Practice. Un video che mostri non solo gli interni, ma faccia ampiamente capire la varietà e la qualità dei cibi offerti, la preparazione dei piatti e che susciti curiosità. Tutte queste caratteristiche si ritrovano nel video di presentazione del resort di Antonello Colonna a Vallefredda.
Worse Practice. Al contrario, questi elementi non si incontrano nel video di presentazione del ristorante Joia di Milano. Una panoramica del locale, focalizzata quasi esclusivamente sulle sale senza aggiungere alcun elemento di valorizzazione del locale.
Video interviste
Il ristorante La Carbonara è venuto in nostro aiuto dandoci un esempio di una Worse e Best Practice in un unico sito. La Worse Practice si tratta di un video “casereccio” girato all’interno del locale in cui si raccoglie la testimonianza di un amico del ristoratore stesso. Ma il video è troppo lungo e confusionale. Al contrario, la Best Practice è rappresentata da un altro video in cui la brevità, le immagini e l’intervista sintetica ma significativa, ne fanno un esempio vincente.