Indice
- Premessa
- Che cosa è lo Yoga della Risata e la diffusione nelle aziende
- I benefici dello Yoga della Risata
- Lo Yoga della Risata in azienda
- I benefici aziendali contro stress e burnout
- Esercizio
Premessa
“Il lavoro è una cosa molto seria: per questo è necessario prendere il lavoro con serietà e se stessi con leggerezza”.
Sono le parole di Madan Kataria, il medico indiano fondatore dello Yoga della Risata, per spiegare appunto come ridere sia il modo migliore di imparare a trattarsi con leggerezza anche quando si lavora, ai fini del benEssere e quindi della produttività.
Soprattutto quando la risata viene esercitata in maniera incondizionata e intenzionale, come si fa in quella pratica profondamente trasformativa dello Yoga della Risata, che diffondo come Teacher e divulgatrice e che sarà celebrata domenica 1 maggio con la Giornata mondiale della Risata per la Pace nel mondo.
Seguita da oltre 3 milioni di persone in più di 20 mila Club della Risata in oltre 110 Paesi del mondo, essa si è rivelata un’alleata preziosa anche per superare i periodi più difficili del Covid 19, attraverso sessioni virtuali che hanno coinvolto praticanti sparsi per tutto il pianeta.
Nell’attuale contesto di guerra la ricorrenza della Giornata Mondiale vuole celebrare la risata come linguaggio universale che connette persone di diverse culture e nazionalità, costruendo così una coscienza globale di fratellanza.
Inoltre, la risata contribuisce a cambiare il proprio vissuto, come scoprirai meglio più avanti, portando così a percepire diversamente anche il mondo esterno. Perché la guerra combattuta al di fuori di noi, non è altro che il riflesso dei conflitti che ci portiamo dentro.
Tanto che uno degli slogan celebri di Madan Kataria recita: “Quando tu ridi, tu cambi, quando tu cambi, cambia il mondo intorno a te”.
Domenica 1 maggio tutto il movimento dello Yoga della Risata, in Italia, a partire dagli eventi organizzati dalle Master Lara Lucaccioni e Laura Toffolo, e nel mondo, sarà impegnato a festeggiare, con appuntamenti virtuali e in presenza, questa giornata, istituita sin dal 1998 dal suo fondatore, e poi fissata per la prima domenica di maggio, in modo da celebrarne il messaggio di Pace, oltre che di Salute e Felicità.
Che cosa è lo Yoga della Risata e la diffusione nelle aziende
Forse avrai già sentito parlare dello Yoga della Risata, o forse no.
Ad ogni modo, il primo pensiero che avrai avuto è quello di immaginare una serie di posizioni Asana, come nello Yoga classico.
Invece la nostra pratica non comporta tali posizioni, ma assume questo nome perché combina le respirazioni profonde e diaframmatiche proprie dello Yoga (Pranayama), a esercizi di risate.E ridere non è altro che respirare o meglio espirare in maniera prolungata, in tal caso in maniera Yoga, altrettanto profonda e diaframmatica!
Perché in questa pratica non ridiamo per uno stimolo cognitivo di tipo comico, ma scegliamo di portare il corpo a farlo come se fosse un esercizio fisico, anche quando siamo di cattivo umore, sostenuti appunto dalla respirazione, per almeno dieci minuti, allenandoci quotidianamente.
Le sessioni di gruppo sono inoltre caratterizzate dagli altri tre elementi della gioia: gioco, ballo e canto.
Probabilmente ti stai chiedendo, con scetticismo, cosa può spingere una persona a ridere in questo modo apparentemente ridicolo. Lo facciamo per gli innumerevoli benefici che ne derivano, come dimostrano centinaia di ricerche scientifiche e le incredibili storie di cambiamento, che ho vissuto e ascoltato in prima persona, in quanto il nostro corpo non distingue una risata spontanea da una autoindotta.
Tanto più che ci si autocontagia, per cui finiamo per ridere davvero, sia quando siamo in gruppo, grazie alla giocosità e ai neuroni specchio, sia quando pratichiamo da soli, concludendo con una grossa risata catartica e liberatoria.
E tanto più che così impariamo a farlo anche quando la vita non ci sorride, stabilendo un meccanismo che ci aiuta a mantenere un atteggiamento mentale positivo, a cambiare prospettiva, indipendentemente dalle circostanze.
In questo articolo, in particolare, voglio spiegarti come lo Yoga della Risata, nato come fenomeno sociale ai fini della Salute, Felicità e Pace, sia sempre più diffuso anche nelle aziende. Realtà importanti, all’estero e in Italia, come Google, BBC, Microsoft, Generali, Zurich, Linkedin, Hilton, Accenture, Buitoni.
E lo farò, approfondendo il primo importantissimo beneficio derivante dalla pratica, il contrasto allo stress e al burnout, ovvero l’esaurimento da lavoro, ormai riconosciuto come sindrome professionale, sottolineando come da una ricerca di BVA Doxa per Mindwork, diffusa lo scorso ottobre in occasione della Giornata mondiale della Salute Mentale, sia emerso che almeno l’80% dei lavoratori italiani sia stato colpito da almeno uno dei sintomi correlati.
In un successivo articolo mi concentrerò sugli altri benefici, a partire dal team building, il cosiddetto spirito di squadra, su cui puoi sapere di più cliccando qui, in modo da creare un ambiente di lavoro positivo, motivato e carico di energia. Per continuare con il pensiero creativo e la capacità di problem solving, l’incremento della curva di attenzione, della peak performance e quindi della produttività, il miglioramento dell’autostima e della leadership.
I benefici dello Yoga della Risata
C’è una frase che racchiude il senso di questa pratica: “Ridere è la miglior medicina”.
Così affermava Patch Adams, il famoso medico inventore della clownterapia.
Ridere ha infatti un valore terapeutico, a partire dal sistema immunitario, secondo quella che è la psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), la scienza che studia le relazioni del sistema immunitario con il sistema nervoso e quello endocrino. Perché, come afferma il ricercatore americano Lee Berk, Professore alla Loma Linda University, in California, “c’è un intrinseco intervento fisiologico causato da emozioni positive come risate, ottimismo e speranza”.
Non ci credi?
Eppure è proprio questo che testimonia la storia di Norman Cousins, giornalista, scrittore, docente e pacifista statunitense, autore del libro ‘Anatomia di una malattia – la volontà di guarire’, in cui racconta di un disturbo grave della colonna vertebrale, la spondilite anchilosante, potenzialmente mortale, che lo colpisce in Russia nel 1964, durante la guerra fredda.
Una malattia da cui guarisce a suon di risate, innescate dalla visione di spettacoli divertenti, e da enormi quantità di vitamina C, vivendo ancora a lungo.
Cousin è stata proprio una delle persone ad avere maggiormente influenzato Madan Kataria, che ha avuto l’intuizione unica di ideare una via alla risata attraverso il corpo.
Per darti un’idea ancora più approfondita di quanto la risata incondizionata abbia un valore terapeutico, ecco per te un elenco degli innumerevoli benefici che ne derivano:
- Ridere è una vera attività aerobica e significa espirare profondamente usando il diaframma, liberando i polmoni di anidride carbonica stantia e favorendo una maggiore ossigenazione, un vero toccasana per le cellule del corpo e del cervello, che funziona meglio, migliorandone efficienza e prestazioni.
- Ridere per più di 10 minuti produce una biochimica potenziante, che noi praticanti chiamiamo joy cocktail. Un cocktail della felicità dato dall’aumento degli ormoni del Benessere (endorfine, ormoni antidolorifici e antagonisti dello stress; serotonina, ormone del buonumore; ossitocina, ormone dell’amore) e dall’abbassamento del cortisolo, l’ormone dello stress.
- Ridere, riducendo lo stress, rinforza il nostro sistema immunitario, ulteriormente fortificato dal potenziamento del sistema linfatico, dalla produzione di immunoglobuline A e G, che proteggono dalle malattie da raffreddamento, delle cellule NK (Natural Killer) antitumorali, e degli anticorpi. Inoltre, si riduce il rischio di malattie al cuore, migliorano la digestione e il transito intestinale, viene favorito il sonno.
- Ridere libera il diaframma, sbloccando le nostre emozioni e riconnettendoci al nostro bambino interiore, che gioca e ride in maniera spontanea.
- Ridere ci connette più facilmente agli altri, migliorando la nostra intelligenza emotiva e le relazioni.
un aspetto di cui parlerò più ampiamente nell’approfondire, nel prossimo articolo, i benefici legati al team building.
Lo Yoga della Risata in Azienda
Con il tempo lo Yoga della Risata si è diffuso sempre di più anche nelle aziende.
Perché, come affermato in un TEDx da Shawn Achor, uno dei massimi esponenti della psicologia positiva, è ormai dimostrato come benessere e felicità siano fonte di produttività e successo, e non il contrario.
Moltissime sono le mie colleghe Teacher che hanno portato la pratica in alcune delle maggiori aziende italiane, con risultati incredibili.
La diffusione a livello globale è cominciata soprattutto dopo che due ricerche scientifiche sul posto di lavoro, con conclusione nel 2007, ne hanno dimostrato l’enorme potenziale beneficio. La prima, riguardante la riduzione dello stress, si è svolta in India, a Bangalore; l’altra, sull’aumento dell’efficacia personale, convinzione che condiziona le nostre prestazioni sul lavoro, si è invece tenuta negli Stati Uniti.
Come sottolineato nel suo libro “Ridi, Ama, Vivi” (Bur Rizzoli, 2020) da Lara Lucaccioni, la più attiva formatrice italiana di Yoga della Risata, oggi lo Yoga della Risata in azienda appare come “un intervento veloce, economico e molto efficace, perché lo è sull’intero gruppo in poco tempo e corrisponde a una routine sana per chi fa poca attività fisica”.
In realtà, lo Yoga della Risata esprime il suo enorme valore terapeutico in tutte le situazioni in cui c’è un gruppo: a partire dalle aziende, passando attraverso le scuole e le Università (Madan Kataria sta attualmente conducendo dei workshop alla Stanford University, in California) e le famiglie, per arrivare agli ambienti socio-sanitari.
I benefici aziendali contro stress e burnout
Sul fronte dello stress, in particolare, lo Yoga della Risata, è una pratica che da sola riduce contemporaneamente i 3 tipi di stress, fisico, mentale ed emotivo, lavorando sulla nostra unità di corpo, mente ed emozioni.
A livello fisiologico diminuiscono i livelli di cortisolo e si rinforza così il sistema immunitario, inoltre sblocchiamo il diaframma, il principale muscolo respiratorio che divide la cavità toracica da quella addominale, e torniamo a respirare correttamente.
Perché la verità è che oggi non sappiamo più come compiere questo che è l’atto umano fondamentale per la vita. Ciò è dovuto in larga parte allo stress, per cui il nostro diaframma è bloccato e il nostro respiro è corto, spesso superficiale e irregolare, concentrato sul petto e sulla parte alta dei polmoni, causando un debito di ossigeno e l’accumulo di anidride carbonica nel sangue, che provoca ulteriore ansia, stress ed eccitazione.
Ridere di pancia, usando il diaframma, significa espirare profondamente e lungamente, più e più volte, liberandoci dell’aria residua e stantia che resta nella parte bassa dei polmoni ed è ricca di anidride carbonica, assicurando così il ricambio di ossigeno, e garantendo quindi più vitalità al corpo e più lucidità al cervello.
Inoltre, stimolando il diaframma, andiamo a sbloccarlo e ad attivare il ramo parasimpatico del sistema nervoso autonomo, il nostro freno, quello che ci permette di rilassarci.
Nel dicembre 2006 uno studio scientifico commissionato da Laughter Yoga International ha coinvolto 200 informatici a Bangalore, in India, proponendo sette sessioni a metà del gruppo per un periodo di diciotto giorni, durante il quale sono stati eseguiti test fisiologici, immunologici e psicologici a ogni partecipante, prima e dopo, per misurare i livelli di stress.
I risultati sono stati molto positivi.
Nel gruppo che aveva praticato lo Yoga della Risata si sono riscontrate significative diminuzioni della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e dei livelli di cortisolo, le emozioni positive sono invece aumentate del 17%, quelle negative si sono ridotte del 27%, mentre lo stress percepito si è ridotto notevolmente e l’intelligenza emotiva è aumentata.
Tra i tre tipi di stress, quello emotivo, causato da cattive relazioni sul posto di lavoro o in famiglia, è quello che ha radici più profonde e il più difficile da gestire. Anche i lavoratori più qualificati sono a rischio quando vivono un disagio emotivo, che si ripercuote dalla casa al lavoro e viceversa. In questo caso è necessario intervenire su due livelli, e grazie allo Yoga della Risata possiamo farlo.
Da un lato, è necessario sviluppare la capacità di esprimere liberamente le proprie emozioni, senza paura. Ridere ci aiuta a farlo attraverso la giocosità fisica e un atteggiamento mentale corrispondente. Mentre giochiamo, siamo completamente concentrati sul processo, per cui finisce in secondo piano la nostra personalità e la maschera che spesso creiamo per nasconderci.
La giocosità ci aiuta a togliercela e incoraggia la libera espressione delle nostre emozioni.
Dall’altro lato, bisogna migliorare la capacità di rilasciare le emozioni represse. Con lo Yoga della Risata ciò avviene attraverso un meccanismo semplice, indolore ed efficace, attraverso la catarsi che sviluppiamo durante la risata intensa e prolungata. Questo rilascio emotivo migliora sia l’intelligenza emotiva, sia le capacità di comunicazione interpersonale, incrementando le nostre prestazioni.
Esercizio
Se vuoi portare lo Yoga della Risata nella tua azienda, è bene che tu ti rivolga a un formatore esperto.
Puoi anche partire da un evento “una tantum”, ma se vuoi avere dei benefici consolidati la pratica va inserita in una logica sistemica, attraverso progetti che possano renderla parte della cultura aziendale.
L’obiettivo potrebbe essere quello di arrivare a praticare dieci minuti tutti insieme, in un luogo protetto, prima dell’inizio delle attività giornaliere. Si può fare anche in modalità virtuale, per chi è in smart working.
La bella notizia è che, intanto, puoi iniziare a praticare da solo, allenandoti giorno dopo giorno e creando un’abitudine quotidiana ridente, sempre in un luogo protetto, dentro casa o anche in auto andando al lavoro, per almeno dieci minuti, in modo da produrre il cosiddetto joy cocktail.
Diventa facile se pensi, appunto, che a livello fisiologico la risata non è altro che un’espirazione prolungata, in cui ti può aiutare imparare a giocare con la voce. Il consiglio è quello di iniziare con la risata timida crescente, cominciando a ridere timidamente e gentilmente, giocando con la voce, fino a ridere a bocca aperta e diaframmaticamente, sollevando e abbassando l’addome.
Una volta che avrai rotto il ghiaccio, puoi passare all’esercizio base, che sfrutta la fisiologia della risata, ideato dalla Master Lara Lucaccioni: inspiro-trattengo-rido, ripetendo le varie vocali.
Puoi iniziare inspirando una grande quantità d’aria, gonfiando la pancia, in modo da stimolare il diaframma.
Trattieni l’aria nei polmoni finché puoi e poi lascia uscire l’aria, espirando e iniziando a vocalizzare con il suono di una delle cinque vocali (A, E, I, O, U), ripetendo ogni volta che l’aria nei polmoni finisce.
Non sforzarti, ma gioca con il suono delle vocali, come ti senti.
Ripetendo l’esercizio, la capacità polmonare aumenterà e la tua risata sarà più potente. Alla fine anche il diaframma si rilasserà e il respiro diventerà sempre più profondo, con tutti i benefici che ne derivano.